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Ecosistema Urbano 2023 – Gorizia

Ecosistema Urbano 2023 – Gorizia

Questo è il trentesimo anno che Legambiente e Ambiente Italia (Società di consulenza specializzata in analisi e valutazioni ambientali) in collaborazione con il Sole24Ore realizzano la classifica di 105 città italiane capoluogo chiamata Ecosistema Urbano. La nostra città anche quest’anno è rimasta ferma al 30° posto, infatti non si sono registrati cambiamenti apprezzabili dei parametri calcolati, divisi in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, che stanno ad indicare come la città si posiziona per qualità ambientale. I temi chiave sono i seguenti.

Qualità dell’aria: come si può desumere non solo dai dati dell’Ecosistema Urbano ma anche da un articolo apparso domenica 15 ottobre sul giornale “Il Piccolo”, che riporta dati rilevati dal sistema di monitoraggio satellitare europeo Copernicus, a Gorizia dal 2018 al 2022 si è avuto un aumento dell’inquinamento atmosferico del 6,5%, calcolato in numero di giorni all’anno in cui si è stata oltrepassata la concentrazione di polveri sottili. Su questo va anche detto che Gorizia dispone di un’unica centralina di rilevazione gestita dall’Arpa posta in zona semi centrale. Risultano scoperti quartieri di Sant’Andrea, a ridosso di due zone industriali, di cui una slovena che è accertato oramai sta provocando da anni disagi alla popolazione. Si aggiunge anche il quartiere di Montesanto, dove da anni la popolazione segnala odori molto molesti e probabilmente nocivi per la salute. Legambiente dal suo canto ha chiesto la costituzione di un tavolo tecnico a vari enti per i problemi transfrontalieri in particolare per l’inquinamento dell’aria.

Acque: la dispersione idrica, pur registrando un lievissimo miglioramento, continua ad attestarsi al 33%, valore ancora alto, specialmente se si considerano i sempre più frequenti periodi di siccità estrema.

Rifiuti: la quantità di rifiuti prodotti per abitante (475 kg/anno pro capite) risulta in lieve calo.. La raccolta differenziata si attesta al 64%, ancora sotto all’obiettivo europeo stabilito al 65% che sarebbe stato da raggiungere entro il 2012. Su questo tema il circolo segnala che bisognerà valutare il dato tra un anno ora che 2 isole ecologiche sono state chiuse. Inoltre i rifiuti abbandonati che si continuano a rinvenire sono un problema che da anni chiediamo all’Amministrazione di affrontare. Ad esempio non sappiamo se le famigerate fototrappole che si chiede di utilizzare da oltre 10 anni si stanno impiegando dato che ne sono state acquisite di nuove.

Mobilità: l’offerta di trasporto pubblico continua ad essere molto bassa mentre molto elevato è il numero di automobili immatricolate pari a 690 per 1000 abitanti. Un dato che è lievemente più basso dall’altro anno ma che ha comunque una linea di tendenza di aumento fin dal 2013. Quindi sempre più auto in circolazione.

I metri equivalenti ogni cento abitanti di piste ciclabili sono saliti da 7,31 a 8,95, ma riguardano essenzialmente dei percorsi condivisi con i pedoni, realizzati su marciapiedi e strade e spesso le “piste ciclabili” vengono invase dagli automobilisti. Un reale progresso potrebbe essere registrato nel 2024, quando si auspica venga realizzata la “Ciclovia della cultura 2025”, proposta da 14 associazioni cittadine e fatta propria dal sindaco, che collegherà in sicurezza la stazione di Gorizia con quella della Transalpina per unire le comunità delle due città che saranno la prima Capitale europea della cultura transfrontaliera della storia. Verranno inoltre contabilizzati i percorsi in costruzione dal Gect. Un insuccesso è stato invece quello del programma di bike-sharing, da poco affidato alla gestione del Gect. Le aree pedonali sono molto limitate e rimaste pressoché invariate. Non risultano ZTL a carattere permanente ma solo attivate in condizioni particolarmente gravi di inquinamento atmosferico. Molto brevi sono i tratti con velocità limitata a 30 km/ora. Gorizia ad ogni modo è maglia nera per la pianificazione non avendo di fatto un Piano urbano del traffico, né un Piano urbano della mobilità sostenibile.

Ambiente urbano: Gorizia viene da sempre considerata la città giardino e nonostante i dati confortanti della dotazione del verde fruibile in area urbana lamentiamo la mancanza di un Piano del verde urbano e di un relativo Regolamento. Nell’estate del 2022 la grave siccità ha mietuto numerose vittime, e altre piante sono morte a seguito della burrasca di fine luglio. Il clima sta cambiando e c’è urgente bisogno di iniziare a gestire in maniera diversa il verde urbano.

Energia: finora non si è visto alcun cambiamento significativo nella quantità di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici. Nel 2023 è stata siglata una partnership con una società multinazionale per l’installazione di numerosi pannelli fotovoltaici e nuove lampadine Led e un protocollo d’intesa con il GSE (per assistenza tecnica?). Il tema dell’energia sarà sempre più cruciale non solo per la sostenibilità ambientale ma anche economica degli enti pubblici. Per questo è urgente l’adozione del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima che ha come obiettivo ridurre le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica e preparare il territorio alle mutazioni del clima. Legambiente insieme ad altre 13 associazioni sta sollecitando il Comune.

Il Comunicato Stampa in pdf: CS – Ecosistema Urbano Gorizia 2023