Progetto della ditta Bioman S.p.A. nel comune di Maniago
Comunicato stampa del Circolo Legambiente Prealpi Carniche sul progetto della ditta Bioman S.p.A. di “modifica dell’impianto di recupero di rifiuti urbani non pericolosi e rifiuti speciali non pericolosi con produzione di energia e biometano da fonti rinnovabili sito in comune di Maniago.
Preso atto che nel comune di Maniago esiste un impianto della ditta Bioman di trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata al fine di produrre compost, energia elettrica e biometano.
Considerato che la stessa ditta ha presentato in regione Friuli-Venezia Giulia un progetto per la realizzazione, all’interno dell’impianto esistente, di un nuovo termovalorizzatore del materiale residuo al fine di produrre “calore e con cogenerazione per teleriscaldamento urbano”.
Vista la normativa D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, DGR 568/2022, che contempla la possibilità da parte di singoli cittadini, istituzioni e associazioni sul territorio di richiedere la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), il Circolo Legambiente Prealpi Carniche ha presentato in regione in data 05/09/2023 formale osservazione/opposizione al fine di attivare tale procedura.
L’osservazione da noi presentata viene sostenuta dalle seguenti considerazioni:
● Il progetto proposto prevede una opera di notevole impatto ambientale, in un contesto territoriale molto delicato, nelle immediate vicinanze di zone protette di alto interesse ambientale (SIC e ZPS).
● Che l’area è già notevolmente interessata da una imponente e impattante serie di infrastrutture e manufatti della Ditta proponente.
● Che nel territorio del Maniaghese sono presenti numerose ed importanti attività produttive che già immettono nell’aria sostanze potenzialmente inquinanti e alle quali si sommerebbero quelle prodotte dalla nuova attività proposta dalla ditta Bioman.
Noi riteniamo che l’attuale gestione del trattamento dei rifiuti debba essere completamente rivista.
Deve essere attuata la strategia “Rifiuti zero-impianti mille”, ridurre al minimo la produzione di rifiuti e aumentare la capacità impiantistica di riciclo e riuso, colmando il divario fra nord e centro-sud del Paese per fermare il “turismo dei rifiuti” verso le regioni con più infrastrutture. Si eviterebbe, così, la realizzazione di impianti di smaltimento di grandi dimensioni che sono di più difficile controllo e gestione.
Deve essere anche aumentato il livello qualitativo dei controlli pubblici, in tutto il Paese e su tutta la filiera, secondo quanto disposto dalla legge n. 132 del 28 giugno 2016 che istituisce il “Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente”, al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’azione degli accertamenti a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di tutela della salute pubblica.
Il Circolo Legambiente Prealpi Carniche
Comunicato Stampa in Pdf –> Progetto della ditta Bioman S.p.A. nel comune di Maniago